Roma San Lorenzo Storia e Attualita' Locali Notturni Disco Pub Discoteche

 

 

 

 

 

 

 

 

Il cimitero del Verano

Le Tombe Storiche

 

 

PRIMO ITINERARIO

 

Dall'ingresso monumentale, dopo circa 40 m, si lasciano alcune tombe storiche (a sinistra si vede quella di Goffredo Mameli, poeta caro al Risorgimento italiano, i cui resti vennero però trasferiti all'ossario garibaldino del Gianicolo negli anni trenta; a destra quella dei nipoti di Garibaldi, Bruno e Costante). Entrati nel quadriportico (ove tra l'altro sono le tombe del commediografo Silvio d'Amico e di alcuni militari), ci si può recare all'ingresso mediano del lato di destra: appena usciti, la seconda tomba a destra, lungo il muro esterno del quadriportico, contiene i resti di Vittorio Gassmann, il celebre mattatore. Ritornare al centro del quadriportico e uscire dal fondo, dietro il tempietto: a destra si vede subito la tomba del sindacalista Bruno Buozzi, mentre proseguendo lungo il viale che parte proprio dietro il tempietto, si trova la tomba di Ettore Petrolini (distrutta dal bombardamento del 1943 e ricostruita nel dopoguerra).

Costeggiare il muro del Pincetto, la parte antica del cimitero, e salire la rampa carrozzabile che parte sotto al muro: alla seconda curva è la tomba del poeta dialettale Trilussa (Carlo Alberto Salustri). Giunti sul Pincetto recarsi al piazzale circolare (segnato da un largo viale asfaltato) che si stringe intorno alla cisterna, e cercare il riquadro 12: qui, nella cappella Calderai, si trova Sergio Leone,  indimenticato  padre del  western

 

 

all'italiana, e subito dietro è il cippo monumentale che segna la tomba del leader socialista Leonida Bissolati.

Lasciando il piazzale e prendendo il vialetto che, verso nord-ovest, conduce verso il muro di cinta della Tiburtina, si arriva a un altro riquadro 12, ove dovrebbe essere l'attore Paolo Stoppa. In questa stessa zona riposa anche l'attrice Lina Morelli. Per trovare la tomba di Alessandro Momo, attore morto giovanissimo dopo aver recitato con Laura Antonelli, bisogna seguire il muro di cinta che corre lungo la Tiburtina in direzione del Verano e arrivare quasi sotto l'arcone monumentale d'uscita.

Seguendo invece il viale in direzione opposta si incontra la tomba del celebre doppiatore Ferruccio Amendola, segnata da una lastra di marmo rosa, entro un muro di sostegno a destra.

 

SECONDO ITINERARIO

 

Questa volta si può entrare dall'ingresso di viale dello Scalo San Lorenzo. Girare  subito a destra dell'entrata e raggiungere gli edifici in marmo con all'interno un giardino: nel giardino del secondo edificio, sotto una piccola palma, è la tomba di Marcello Mastroianni.

Ritornare sul grande viale d'ingresso e imboccare questo verso l'interno del cimitero: subito si trova il riquadro 143 ove riposa, sotto una semplice lastra, Vittorio De Sica. Proseguendo lungo lo stesso viale si arriva al riquadro 145, ove, in una cappella sita su un'area leggermente elevata (si vede anche dal viale) è Alberto Sordi, il mitico Albertone. Prendendo il viale a destra si arriva al riquadro 131, ove sono i resti dello scrittore e favolista Gianni Rodari, e all'adiacente riquadro 133, dove si trovano Aldo Fabrizi (la cappella dà su un piccolo crocicchio), Francesco (Checco) Durante, e il regista Sergio Corbucci.

Ritornando ancora sul viale si può scendere lungo le balze trasversali di sinistra (qui si trova il poeta Giuseppe Ungaretti) e, giunti nella piana, cercare l'edificio porticato che corrisponde al riquadro 14 (nella cappella proprio all'angolo del portico è l'attore Amedeo Nazzari, qui sepolto col nome di Amedeo Buffa). In alternativa proseguire sempre sul viale arrivando ai grandi edifici sulla destra, prima del monumento alle vittime dei campi di concentramento: in quello del riquadro 119, all'interno, è il loculo di Rino Gaetano, cantautore vittima di una tragica e prematura fine (foto e scritte sui muri aiutano a rintracciarlo). Giunti poi al monumento si può prendere un breve viale verso ovest che costeggia il riquadro 23, ove, nei pressi del bordo, è il romanziere Alberto Moravia (nome della tomba Moravia-Pincherle-Cimino).

 

TERZO ITINERARIO

 

L'ingresso è da via Tiburtina, poco prima di piazzale delle Crociate. Appena entrati osservare a sinistra la serie di cappelle a schiera che lambiscono il cimitero israelita: qui è l'attore e commediografo Eduardo De Filippo.

Proseguire nel viale d'ingresso che si inoltra nel cimitero, e poco dopo la piazzetta con il tempio, su una piccola salita a destra, è la tomba del fratello Peppino De Filippo, che termina a forma di piramide; accanto si trova Claretta Petacci, l'amante di Benito Mussolini. Proseguire ancora lungo il viale, lasciando a sinistra il sarcofago con i resti di Attilio Ferraris, calciatore che fece parte della nazionale campione del mondo, e dopo un certo tratto si vede un edificio porticato sulla destra, corrispondente al riquadro 35: qui, sotto uno dei portici, è la tomba di Mario Riva (Mario Bonavolontà; una grande foto aiuta il riconoscimento).

Nel riquadro successivo (il 34) sono invece le tombe di Leopoldo Fregoli e della scrittrice e premio Nobel Grazia Deledda (la tomba, che si trova presso uno degli angoli del riquadro, ha la caratteristica forma del nuraghe sardo). Ritornati sul viale di prima, girare verso destra e superare la prima balza: giunti nella nuova zona cercare il riquadro 61, ove si trova un'altra grande scrittrice, Sibilla Aleramo, qui con il suo vero nome di Rina Faccio.

Proseguendo liberamente verso nord-est si finisce per incrociare il grande viale che porta al monumento ai Caduti: dirigendosi verso l'uscita che dà sulla Tiburtina, si trova a destra, nel riquadro 8 (il penultimo prima del cancello), il luogo di sepoltura collettiva di Palmiro Togliatti e di altri storici personaggi della sinistra italiana (Nilde Jotti, Camilla Ravera, Luciano Lama).



 

  © A.I.S. Web Promotion 2004 - Posizionamento sui Motori di Ricerca - All rights reserved.