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La Basilica di San Lorenzo

La storia della Basilica

 

 

La BASILICA DI SAN LORENZO è stata costruita sul terreno che apparteneva all' imperatore Lucio Vero ( da qui il nome di Verano ); all' interno di essa vi fu seppellito Lorenzo caduto sotto le persecuzioni dell' imperatore Valeriano (258 d.C.).La Basilica fu costruita dall' imperatore Costantino nel IV sec. d.C.; ornata da mosaici e collegata a Porta Tiburtina da un lungo portico, diventò, soprattutto nel Medioevo, un centro importante per i Romani e i pellegrini

Le basiliche costantiniane sorsero nelle zone poste fuori delle mura aureliane, lungo i percorsi delle antiche vie consolari, in luoghi già legati alla memoria di qualche martire o apostolo. La loro funzione era prevalentemente quella di grandi cimiteri coperti.

 

 

Grazie a scavi recenti dentro il cimitero del Verano si sono riportati alla luce alcuni resti della Basilica di San Lorenzo, che fu costruita presso la tomba di San Lorenzo, morto durante la persecuzione di Valeriano.

Il primitivo edificio, in laterizio, era diviso in tre navate con colonne collegate fra loro da archi; nella zona centrale vi sono grandi finestre, mentre le navate laterali, più piccole, si ricongiungevano dietro l'abside in un corridoio anulare. Il pavimento e le pareti erano adibiti a tombe o a nicchie, per essere sempre vicini al loro protettore. Nell'aula si tenevano cerimonie e banchetti in memoria di defunti.

La frana del XVI secolo indusse papa Pelagio II (579-90) a edificare un nuovo complesso, in grado anche di sostenere l'enorme afflusso di pellegrini. Si spianò l'antico rialzo dove si trovava il cimitero e al lato della prima basilica costantiniana sorse una chiesa di forma quadrata. Questa struttura è ancora oggi riconoscibile, nonostante le modifiche. La navata centrale è scandita da due file di dodici colonne mentre su tre dei suoi lati si svilupppano le navate minori. La luce entrava solo dal cleristorio, che filtrava nelle navate e nelle gallerie, prive di luce diretta: una soluzione che valorizzava l' ambiente centrale è che era tipica dell'edilizia costantiniana. Anche le gallerie risentono dei concetti architettonici bizantini, visto che da mezzo secolo tutta Roma risentiva degli influssi dell'Impero d'Oriente. Ricchi mosaici impreziosivano la calotta absidale, in cui Cristo in trono ha alla sua sinistra S.Paolo, S. Stefano e S. Ippolito, a destra S. Pietro e S. Lorenzo, assieme a papa Pelagio nell'atto di offrire la chiesa.

Sotto Adriano I (772-95), la Basilica, fu restaurata. I successivi lavori risalgono al 1148, quando i figli di Paolo Romano, si occupano della decorazione degli omboni e del ciborio a gabbia, con quattro fusti in porfido a sostegno di un secondo ordine di colonnine.

Fra il 1100 e il 1200 attorno alla chiesa era sorto un agglomerato urbano, chiamato "Laurentiopolis" e il cardinale Cencio Savelli, prima di diventare papa Onorio III (1216-26), provvide a costruire la nuova struttura della Basilica di San Lorenzo, che da allora diventò definitiva: una nuova basilica venne ad affiancarsi alla prima. Il presbiterio fu composto dalla primitiva navata senza l'abside. La grande navata prendeva luce da dodici finestre, mentre le navatelle erano piuttosto buie; i pavimenti furono fatti da maestri cosmateschi, il soffitto fu coperto da capriate di legno. Lungo la navata centrale, 22 colonne a diversa distanza fra loro, perché i fusti sono molto diversi sia come basi, sia come materiale, sia come diametro: 6 in marmo cipollino, gli altri in granito di colori grigio, rosso, bianco, nero. Ma se i materiali di spoglio dominano nell'insieme, ai capitelli lavorarono maestri estremamente raffinati.

Il portico ha un aspetto variegato ed è opera dei marmorari romani che utilizzarono con equilibrio i materiali di spoglio. Il chiostro è risalente a papa Onorio, mentre successivi apporti decorativi continuarono fino alla fine del Duecento.

Un'altra opera di decorazione ordinata dal cardinale Oliviero Carafa è andata perduta; mentre i lavori del Vespignani, hanno portato il soffitto intagliato dalla navata maggiore e i dipinti della galleria e del cleristorio di quella orientale. Leone X fece rimuovere i marmi, le colonne e i capitelli davanti la Basilica per la costruzione di Palazzo Farnese. Tra il 1624 e il 1626, dopo il crollo del soffitto a oriente, si procedette da parte del cardinal Francesco Buoncompagni al suo restauro e a quello della cripta. In quel peiodo fu restaurata la cappella di Santa Ciriaca. Nel settecento venne costruita una grande piazza ad opera di Alessandro Galli nel 1704, che ideò, uno spazio semicircolare che terminava in basse colonne, al centro una colonna con lo stemma degli Albani, la famiglia di Clemente XI.

Nella prima metà dell'800 fu costruito il cimitero del Verano, mentre tra il 1857 e il 1864 Pio IX commissionò all'architetto Virginio Vespignani un "restauro archeologico", che riportò la basilica all'assetto datole da papa Onorio nel Duecento, così come appare oggi, senza le sovrapposizioni rinascimentali e barocche, solenne e integra. Nel piazzale si alza la colonna commemorativa di Pio IX con in cima la statua di bronzo di San Lorenzo. Il 19 luglio 1943 una bomba danneggiò gravemente il nartece, che venne ricostruito cercando di utilizzare i materiali originari e abbellito con reperti e due preziosi sarcofagi.



 

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